Wake - Scia
Warning - this post may stir controversy - read at your own risk.
In the wake of the London bombings, I have heard people sadly starting to speak again in terms of "us" and "them". "Them" being "bad", "us" being "good". I do not in the slightest agree with this simplistic point of view. The world is much too complex, and the human mind too inclined to categorizing complex situations, for drawing a neat line between "us" and "them".
In fact I think that if all men were EXACTLY equal (body, mind, speech, name, language, possessions, religion and all), the only difference between them being that each individual has a meaningless unique number tattooed on his forehead, "odd" people would immediately hate "even" people, and vice versa. Both would hate "primes", and, a fraction of the people would immediately argue that he should have a higher number than his neighbor.
So my take on this particular subject is: can we show that "we all" are mature enough not to easily blame an entire category for the (horrible) actions of a few, whatever category these "few" come from?
This is going to me my only post on the subject. Special Security Week (which by now is not a week anymore) will continue tomorrow.
Attenzione - questo post porebbe creare discussioni - leggete a vostro rischio e pericolo.
Sulla scia degli attentati di Londra, ho sentito gente di nuovo tristemente ricominciare a parlare in termini di "noi" e "loro". "Loro" essendo "i cattivi", "noi" essendo "i buoni". Non sono minimamente d'accordo con questa punto di vista semplicistico. Il mondo è troppo complesso, , e la mente umana troppo propensa a categorizzare le situazioni complesse, per tracciare una linea netta tra "noi" e "loro".
In effetti, penso che se tutti gli uomini fossero ESATTAMENTE uguali (corpo, mente, accento, nome, lingua, proprietà, religione, e tutto il resto), con l'unica differenza tra loro di avere un numero unico senza significato tatuato sulla fronte, i "dispari" odierebbero subito i "pari" e viceversa. Entrambi odierebbero i "primi", e una frazione della gente si metterebbe immediatamente a protestare per avere un numero più alto di quello del vicino.
Quindi la mia posizione su questo preciso argomento è questa: possiamo mostrare che "noi tutti" siamo abbastanza maturi da non dare facilmente la colpa ad un'intera categoria per le (terribili) azioni di pochi, da qualunque categoria questi "pochi" provengano?
Questo sarà il mio unico post sull'argomento. La Settimana Speciale Sicurezza (che ormai non è più una settimana) continuerà domani.
In the wake of the London bombings, I have heard people sadly starting to speak again in terms of "us" and "them". "Them" being "bad", "us" being "good". I do not in the slightest agree with this simplistic point of view. The world is much too complex, and the human mind too inclined to categorizing complex situations, for drawing a neat line between "us" and "them".
In fact I think that if all men were EXACTLY equal (body, mind, speech, name, language, possessions, religion and all), the only difference between them being that each individual has a meaningless unique number tattooed on his forehead, "odd" people would immediately hate "even" people, and vice versa. Both would hate "primes", and, a fraction of the people would immediately argue that he should have a higher number than his neighbor.
So my take on this particular subject is: can we show that "we all" are mature enough not to easily blame an entire category for the (horrible) actions of a few, whatever category these "few" come from?
This is going to me my only post on the subject. Special Security Week (which by now is not a week anymore) will continue tomorrow.
Attenzione - questo post porebbe creare discussioni - leggete a vostro rischio e pericolo.
Sulla scia degli attentati di Londra, ho sentito gente di nuovo tristemente ricominciare a parlare in termini di "noi" e "loro". "Loro" essendo "i cattivi", "noi" essendo "i buoni". Non sono minimamente d'accordo con questa punto di vista semplicistico. Il mondo è troppo complesso, , e la mente umana troppo propensa a categorizzare le situazioni complesse, per tracciare una linea netta tra "noi" e "loro".
In effetti, penso che se tutti gli uomini fossero ESATTAMENTE uguali (corpo, mente, accento, nome, lingua, proprietà, religione, e tutto il resto), con l'unica differenza tra loro di avere un numero unico senza significato tatuato sulla fronte, i "dispari" odierebbero subito i "pari" e viceversa. Entrambi odierebbero i "primi", e una frazione della gente si metterebbe immediatamente a protestare per avere un numero più alto di quello del vicino.
Quindi la mia posizione su questo preciso argomento è questa: possiamo mostrare che "noi tutti" siamo abbastanza maturi da non dare facilmente la colpa ad un'intera categoria per le (terribili) azioni di pochi, da qualunque categoria questi "pochi" provengano?
Questo sarà il mio unico post sull'argomento. La Settimana Speciale Sicurezza (che ormai non è più una settimana) continuerà domani.
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I believe it is "simplistic", not "simplicistic".
Disfattista. In queste occasioni bisogna seguire la luminosa linea del comandante e intrupparsi obbedientemente. (mi ricordo male ho ci avevano detto che Iraq 2.0 serviva proprio a evitare queste cose?)
http://www.feltrinelli.it/BlogItem?item_id=93
http://62.207.170.1/libero/media/images/prima_big.jpg
Pamar: you are right - I was actually paying too much attention to the content, that this awful false-friend error escaped - I corrected it, thanks.
Marco: on complexity and Iraq, I found particularly enlightening this article on Hubber Peak ...